Come abbiamo detto l' Interesse I e' il compenso spettante a chi da' in uso il proprio denaro. Se qualcuno ha del denaro che al momento non utilizza puo' prestarlo ricevendo in cambio un compenso, questo puo' essere fatto a livello personale, oppure consegnando il denaro ad una banca che pensera' ad utilizzarlo. Successivamente, quando il denaro sara' necessario, sara' possible rittiralo dalla banca ed in aggiunta al capitale versato la banca fornira' un interesse. Tale interesse dovra' essere proporzionale al capitale versato, ed al tempo in cui tale capitale e' stato a disposizione della banca Interesse proporzionale al capitale significa che se raddoppio il capitale deve raddoppiare l'interesse, se triplico il capitale devo triplicare anche l'interesse... Interesse proporzionale al tempo significa che se raddoppio il tempo deve raddoppiare l'interesse, se triplico il tempo devo triplicare anche l'interesse... Quindi otteniamo subito la formula
la proporzione si trasformera' in uguaglianza mettendo un opportuno termine moltiplicativo costante dopo l'uguale I = costante · C · t Tale costante sara' il cosiddetto Tasso di interesse cioe' l' interesse percentuale pagato sulla somma di 1 euro in 1 anno che indichiamo con i, quindi la formula per l'interesse semplice e'
Il tasso di interesse verra' indicato indifferentemente sia come frazione che come decimale: ad esempio un tasso i del 3% od anche i=0,03 e questo significa che per l'impiego per 1 anno di 1 euro ricevero' un compenso di 3 centesimi L'unita' di tempo, a meno di diverse indicazioni, sara' per noi di 1 anno Comunque sono usati anche tassi specifici per periodi diversi dall'anno (tasso mensile, bimestrale, trimestrale,...): molto usato ad esempio e' il tasso semestrale, cioe' il compenso che spetta a chi da' in uso 1 euro per 6 mesi |